Risorse umane

Primo maggio in tre film

Cinefila appassionata fin da piccolissima, lavoratrice controversa, irrequieta e sempre in gioco per tanti di quei motivi che nemmeno io riesco a ricordarli tutti quanti insieme – certamente mossa da passione nei confronti del "Lavoro" quanto del cinema - ecco la mia scelta a tema: il mondo del lavoro raccontato attraverso tre film usciti di recente.

 

"Due giorni, una notte"

Regia: Jean-Pierre e Luc Dardenne, Belgio 2014

"O lei o il bonus da 1000 euro", i colleghi vengono messi davanti a questa scelta, che ha un'odore nauseante di sentenza. La storia di un licenziamento, e della lotta della protagonista per tenersi il lavoro. Visto quando uscì, rivisto tante altre volte fino all’ultima, pochissimo tempo fa, quando mi servivano spunti per una relazione che stavo preparando: nel 2014, all’uscita, la critica fu piuttosto in disaccordo, vinse premi, ebbe molte nomination ma nel contempo fu tacciato di patetismo, di essere semplicistico, qualcuno lo definì addirittura "irritante".

Per me resta un film imperdibile. E straziante.

 

 

"La legge del mercato"

Regia: Stéphane Brizé, 2015

A 51 anni, dopo venti mesi di disoccupazione, Vincent Lindon (nel film Thierry Taugourdeau), protagonista e trionfatore a Cannes 2015 con questo ruolo, trova lavoro come guardia di sicurezza in un supermercato.

I suoi problemi di padre e di marito che deve provvedere alla famiglia sembrano essere risolti, ma si trova a fare i conti con la propria etica e la propria umanità: fin dove è disposto a spingersi Thierry per conservare il proprio lavoro?

Regia ed interpretazione realisticamente spietate ed emotivamente coinvolgenti che arrivano dove molto spesso, quando vengono coinvolte certe tematiche quotidiane, solo il cinema francese riesce a spingersi.

 

"7 minuti"

Regia: Michele Placido, 2016

Da un regista ed attore che non ho mai amato  – solitamente Michele Placido mi infastidisce, l’ho sempre trovato manieristico, scontato…e tanto antipatico – un film candidato a due David di Donatello che con me ha colpito nel segno, e  si guadagna il terzo posto del mio personale gradimento in questa rassegna a tema.

La storia è ispirata a un fatto di cronaca realmente avvenuto in Francia: non saprei sintetizzarlo meglio che con le parole della scheda info di www.mymovies.it :

“Un film importante perché mette sul piatto, sic et simpliciter, il tema dell'erosione dei diritti dei lavoratori, delle donne, di ogni essere umano in balia di quella compravendita selvaggia in cui le richieste della proprietà sono in realtà condizioni cui non si può dire di no. E si fa presto a perdere tutto se si abbassa la guardia, anche solo per sette minuti.”

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